Due delle attività principali di un Archivio di Stato consistono nella tutela e nella conservazione della documentazione formata dagli archivi pre-unitari del proprio territorio, dei documenti d’interesse storico, destinati a conservazione permanente, versati dagli organi giudiziari e amministrativi dello Stato, trent’anni dopo l’esaurimento degli affari, o nel caso delle liste di leva, settant’anni dopo l’anno di nascita della classe cui si riferiscono o per i rogiti notarili, cento anni dopo la fine dell’attività del notaio. L’Istituto conserva anche gli atti di uffici statali soppressi o di enti pubblici estinti o archivi privati ceduti o donati definitivamente allo Stato o depositati temporaneamente tramite comodato.